R.N.O. Vendicari

Istituzione della Riserva: 1984
Estensione: Ha 1512,43
Ente Gestore: Azienda Foreste Demaniali della Regione Sicilia

vendicari

 

Quando si arriva a Vendicari, il mare avvolge in un magico abbraccio: è qui che il Mediterraneo si manifesta nella sua bellezza e varietà di forme e colori non comuni. Da studiosi e naturalisti, Vendicari è stata definita “l’albergo degli uccelli”, perché ne accoglie ogni anno migliaia che, prima di spiccare il volo verso le coste africane, qui sostano per rifocillarsi. Vendicari non ha particolari asperità, la visita è molto agevole lungo un sentiero ben tenuto che ne permette una visita globale. La riserva è costituita da una stretta striscia di terra lungo la costa che va da Noto a Pachino, nell’estremo lembo sud-orientale della Sicilia, ad una latitudine più bassa di quella di Tunisi. Questa estrema insularità si percepisce respirando il “profumo dell’aria”, intrisa di sale e di essenze resinose. La larghezza varia da un minimo di 200 metri a nord, nella spiaggia di Eloro, ad un massimo di 1.300 metri a sud, tra Cittadella dei Maccari e la s.p. Noto – Pachino per una lunghezza di 8 Km. Il confine nord è situato nei pressi della foce del Tellaro, a ridosso della zona archeologica di Eloro, quello sud nella ex stazione di S. Lorenzo.

Il nome Vendicari farebbe protendere per una discendenza araba “Bandar”. Dal porto di Vendicari, vigilato da una torre di guardia e scalo importante dell’antica Netum, per molti secoli presero il largo: granaglie, pelli conciate, riso, cotone, tonni e ogni genere di altre mercanzie. Il paesaggio, soprattutto in primavera, sembra uscito dalla tela di un impressionista, l’esplosione di colori è esasperata da contrasti forti, dal verde cupo del ginepro al giallo dei crisantemi selvatici. Questo lembo di terra d’Africa è caratterizzato dalla presenza di una vasta spiaggia con formazioni di dune mature, l’area riveste uno straordinario interesse naturalistico (sono presenti 11 ambienti di interesse comunitario di cui 2 prioritari). Essenzialmente per i suoi pantani salmastri: Pantano Piccolo, Pantano Grande, Pantano Roveto, affollati da migliaia di uccelli migratori di ogni specie e di ogni provenienza, che alternandosi a seconda delle stagioni e dei climi, vi si fermano a svernare o a riposare nel corso delle lunghe tappe di trasferimento da un continente all’altro. Nella riserva, durante il periodo invernale, è possibile vedere cacciare il raro falco pescatore che da qualche anno è ospite regolare dei tre pantani, dove cattura muggini e spigole. Durante il periodo primaverile non è raro incontrare la cicogna bianca e quella nera.
Notizie utili: La Riserva è facilmente raggiungibile imboccando da Siracusa l’autostrada SR – Gela per poi uscire a Noto e proseguire verso Pachino.

Percorso consigliato: Ingresso Principale (Torre Vendicari) si prosegue verso Tonnara e Torre Sveva per poi fermarsi al centro Visitatori, gestito dall’Ente Fauna Siciliana e dall’Azienza Foreste Demaniali. Si prosegue in direzione nord, fino a raggiungere CalaMosche dove si trovano i resti di una tonnara del Seicento.