Istituzione: 1998
Estensione: Ha 3712,07
Ente Gestore: Azienda Foreste Demaniali della Regione Sicilia
L’Anapo nasce nella parte più alta del tavolato ibleo, sul Monte Lauro (986 mslm), la montagna dell’alloro, secondo i romani e da qui inizia la sua corsa verso il mare attraverso paesaggi di suggestiva bellezza. Questa cava è l’unica degli Iblei ad essere stata antropizzata per quasi tutto il suo percorso, grazie alla costruzione, agli inizi del secolo, della ferrovia Siracusa – Vizzini – Ragusa. Dopo 20 anni circa di intensi contrasti fra i comuni del comprensorio, la ferrovia realizzata fu di 124,00 Km, con pendenze massime del 25{2ed7a5a1245db0e6be79790b5134d09f7b988c8a8b052c0f4c762bb728dac28e}: i disagi affrontati dalla ditta furono notevoli, dovuti soprattutto alle numerose piene invernali dell’Anapo. Nel 1933 il trenino divenne famoso, infatti a far visita alla Valle dell’Anapo fu Vittorio Emanuele III che se ne servì fino alla stazione di Pantalica, per poi proseguire la visita alla necropoli a dorso di mulo. L’area che l’Anapo attraversa è collocata nel settore centro occidentale dell’Altopiano ibleo, una zona, che dal punto di vista geologico – strutturale, viene definito “Avanpaese”. Il bacino idrografico dell’Anapo è molto ampio e si estende per circa 280 Kmq, inglobando la parte più piovosa di tutto il tavolato. Il fiume, dopo aver solcato con un percorso di 52 Km verso est tutto il settore nord- orientale del massiccio, raggiunge il mare in località Pantanelli, presso Siracusa. All’interno della riserva, oltre allo scenario naturale, alla flora e alla fauna, è possibile visitare le vestigia di antiche civiltà (Pantalica, la più grande necropoli dell’età del bronzo), tra cui l’acquedotto Galermi che fu costruito utilizzando maestranze cartaginesi vinte da Gelone ad Imera; l’acquedotto è lungo circa 30 Km e ancora oggi è funzionante. La vegetazione, così come in tutte le cave iblee, è esuberante e ricca di specie per l’elevato grado di umidità e per la concomitanza di favorevoli fattori microclimatici nonché microambientali. Nel fondovalle vive una ricca foresta a platano orientale, salice, oleandro, sambuco e il raro carpino nero. Sul maggiore degli affluenti dell’Anapo si apre l’importantissima cavità carsica denominata “Grotta dei pipistrelli”, essa ospita una colonia di chirotteri ritenuta importantissima da molti studiosi; un tempo il guano dei pipistrelli venne estratto dall’uomo ibleo per essere utilizzato come fertilizzante.
Notizie utili: Percorso da Cassaro, ex stazione ferroviaria a Palazzolo Acreide – 10 Km circa si può percorrere a piedi o in bici.
Percorso da Ponte Diga (Cassaro – Ferla) alla Masseria Specchi – 6 Km si possono percorrere a piedi/bicicletta previa autorizzazione all’Ente Gestore Azienda Foreste Demaniali tel. 0931/67450.
Percorso da Sortino a Masseria Specchi – 6 Km circa si possono percorrere a piedi/bicicletta previa autorizzazione all’Ente Gestore Azienda Foreste Demaniali tel. 0931/67450.