R.N.O. Cava Grande del Cassibile

Istituzione: 13 ottobre 1990
Estensione: 1058,62 Ha
Ente Gestore: Azienda Foreste Demaniali della regione Sicilia

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La Cittadina di Cassibile, 10 Km a sud di Siracusa, ci rimanda a eventi storici importanti, vi furono firmate due rese, quella del generale Demostene, sconfitto dai Siracusani nel 413 a.C., e quella del 8 settembre 1943 tra l’Italia e gli Alleati. Ma non meno evocative sono le bellezze naturali della zona, soprattutto le straordinarie Cave Iblee.
Le cave iblee hanno un’età di circa 200 – 300 mila anni, la loro formazione è dovuta alla solubilizzazione dell’acqua che nei millenni ha sciolto il calcare e al contributo dell’ultima glaciazione wurmiana che 100.000 – 20.000 anni fa qui si manifestò con piogge di tale intensità e durata da scavare le cave scorrendo poi verso il mare. La Cava Grande è, tra queste, la più profonda e impenetrabile, antropizzata dall’uomo solo in alcune parti del suo sinuoso percorso. Il fiume Cassibile (Kakiparis, per gli antichi greci) inizia la sua corsa verso il mare dal feudo di contrada Baulì, fra le contrade Velardo, S. Lucia, 3 Km a sud – est di Palazzolo Acreide. Più a valle affluiscono le acque delle tre principali aste fluviali: Torrente Arco, San Marco Putrisino, sorgente Testa dell’acqua o fontana Sguerra. Tutti e tre gli affluenti del Cassibile hanno origine e scorrono in un territorio tra i più integri dell’isola. Il letto del fiume è caratterizzato da una serie di laghetti a marmitte, cioè di cavità cilindriche formatesi sotto l’azione turbolenta dell’acqua e del carico trasportato, inframezzati da gradini morfologici di varia grandezza. La Riserva è stata istituita per garantire la conservazione della vegetazione naturale, per il ripristino della vegetazione forestale mediterranea, nonché per la difesa e l’incremento della fauna mediterranea, ricade all’interno di un’area incassata in un canyon profondo fino a 320 metri, lungo circa dieci chilometri. La grande varietà di habitat geo – morfologico e climatici della riserva la rendono particolarmente singolare sotto l’aspetto botanico e, dunque, luogo ideale per ospitare numerose e diversificate specie vegetali, di cui a tutt’oggi sono state censite circa 700 esemplari diversi. Una delle presenze più importanti è quella del platano orientale che qui raggiunge dimensioni notevoli, che ha indotto la Società Botanica Italiana a inserire la zona tra i biotopi di rilevante interesse nazionale. Una vegetazione varia e ricca ospita una fauna altrettanto importante, qui è segnalata infatti la presenza della martora, dell’istrice e della lepre meridionale; fra gli uccelli vi nidifica il falco pellegrino e il raro lanario.

Notizie utili: La riserva è facilmente raggiungibile da Siracusa, imboccando la S.S. 115 fino ad Avola, per poi proseguire verso Avola Antica.
La riserva è raggiungibile anche imboccando la Mare Monti e in prossimità di Canicattini Bagni proseguire per Cugni Stallaini.
Si consigliano escursioni primaverili per fotografare orchidee selvatiche e la genziana minore.